Immagine – Etica ed estetica

UN PERCORSO TECNICO E ARTISTICO PER LA COMPRENSIONE E COSTRUZIONE DELLE IMMAGINI.

 

 

Laboratorio gratuito aperto a tutte e tutti. Non è richiesto un background cinematografico.

 

 

Da quando esistono gli studi di composizione e la visual culture, sono state poste domande non solo sull’aspetto estetico delle immagini, ma anche su quello etico.

 

Chi guarda queste immagini? Cosa rappresentano e come vengono lette?

OBIETTIVO

Comprendere come la costruzione delle immagini e del loro contenuto veicolano significati, da un punto di vista compositivo, etico ed estetico.

 

Saper costruire un’immagine sia estetica sia etica, nella quale lo spettatore possa spaziare liberamente con lo sguardo.

PERCORSO DIDATTICO

  • Le immagini brevi: Instagram, i social netwrok, la pubblicità.
  • Costruzione ed esplorazione di un’immagine e del suo ancoraggio
  • Immagine culturale: il background estetico ed etico di ogni immagine
  • Utilizzo pratico di una macchina da presa e ottiche cinematografiche
  • Ricerca di una verità nella rappresentazione piuttosto che la verità in una rappresentazione
  • Il montaggio è alterazione della realtà? Confronto tra unità spaziale cinematografica e alterazione degli spazi con il montaggio
  • Il respiro di un’immagine, il tempo di lettura, lo spazio visivo all’interno di quadro e di un’inquadratura
  • L’etica di chi realizza un film, l’etica di chi guarda.

QUANDO

TRE INCONTRI: 2, 9, 16 MARZO 2024 dalle 10:00 alle 13:00

 

DOVE

CINETECA DI RIMINI

Via Alessandro Gambalunga, 27, 47921 Rimini (RN)

 

STRUMENTI RICHIESTI

Non è richiesta nessuna competenza teorica o tecnica pregressa

 

PARTECIPANTI

CORSO GRATUITO, APERTO A TUTTE E TUTTI

 

deadline 1 marzo 2024

Vai al modulo di iscrizione

Programma

Si lavorerà partendo dall’osservazione e la lettura di alcuni quadri, la loro composizione, la loro struttura e la loro rappresentazione. Da Kandinskij a Caravaggio, passando per De Chirico e Paolo Uccello. Da questi tracceremo una linea che connette l’unità essenziale dei quadri a quella dell’audiovisivo e del cinema: l’immagine, l’inquadratura.

 

Lavoreremo sul concetto di composizione, sui rapporti spaziali all’interno di una struttura portante: immagini durature che sappiano tenere lo sguardo di chi le vive e le legge.

Vedremo così che grande parte della composizione estetica non è solamente costruita sulle linee o le geometrie. Ma soprattutto sui movimenti interni delle immagini, movimenti dati dai gesti dei personaggi e dal respiro dei loro corpi. Questi gesti, sia nei quadri sia nel cinema, sono generatori di una tensione interna.

Cosa intendiamo per etica quando parliamo di inquadratura cinematografica?

 

L’etica dello sguardo è necessariamente basata sul rapporto con lo spettatore. È costruita sulla società, la cultura, la storia di chi guarda e di chi ha composto quell’immagine: esistono molteplici etiche, come esistono molteplici spettatori.

 

Costruire un rapporto etico con lo spettatore, con chi ci guarda, vuol dire dare libertà di scelta allo spettatore, lasciare che il suo occhio spazi liberamente all’interno dell’inquadratura. Non cercare di rappresentare la realtà, ma cercare una propria realtà in ciò che rappresentiamo.

Cosa possiamo mostrare, e se possiamo, da quale punto di vista?

E quando un’immagine viene accostata ad un’altra, che ruolo ha l’etica? Possiamo considerare etico il montaggio cinematografico in una scena con una tensione tra più personaggi?

Nella terza parte del laboratorio saranno messe in atto e in pratica le idee, le conoscenze nate dalla discussione e dal percorso collettivo.

 

Creazione di volumi e di piani attraverso la fotografia e l’illuminazione di una scena. Utilizzo e scelta delle ottiche: ovvero la gestione dello spazio e del tempo cinematografico.

 

Creare un’immagine sia etica sia estetica, un’immagine potenzialmente infinita, all’interno della quale ognuno può essere libera e libero di spaziare, di navigare con il proprio sguardo alla ricerca della propria verità.

Tutor

Nato a Senigallia nel 1977, si forma nel cinema come autodidatta. Nel 2012 viene selezionato tra i talenti emergenti del cinema europeo alla Summer Academy del 65° Festival di Locarno e nel 2014, il suo mediometraggio Le 5 avril je me tue viene selezionato nel 2014 all’interno di diversi festival, tra i quali Rotterdam International Film Festival e la Mostra Internazionale del Cinema di Pesaro.

È stato docente presso il SAE di Milano, l’Università di Urbino e la scuola di cinema Rosencrantz & Guildenstern di Bologna.

Nel 2022 diventa direttore organizzativo del 40° Bellaria Film Festival, con Approdi srl, centro di formazione e produzione cinematografica.

Nato a Cesena nel 1991. Laureato in Lettere moderne all’Università di Bologna con una tesi in Storia dell’ebraismo. Filmmaker, si interessa di nuovi linguaggi cinematografici per raccontare storie. Socio fondatore di Approdi srl, centro di cinema d’autore.

 

Il suo primo cortometraggio, “Arthur, 1973” è stato selezionato in concorso al 39° Torino Film Festival, nella sezione “Italiana.corti”.